Vito Stabile, classe 1941, un pittore autodidatta originario di Trapani, che fa della pittura l’arma con cui debellare le brutalità “…dell’uomo moderno coinvolto nell’ingranaggio di un mastodontico macchinario che macina le coscienze…”
La sua arte, libera da accademismi o costrizioni stilistiche, riflette una personalità che ha preso coscienza della pericolosa contrapposizione tra la strada dell’uomo e la natura. Due binari che corrono paralleli, senza mai incontrarsi, o peggio, se lo faranno sarà solo perché l’uno soccomberà all’altro. Ma chi sarà lo sfortunato sconfitto neanche Vito può dirlo. Se l’uomo, con la sua tecnologia vincente imbratterà la magnifica tela della natura, allora ne uscirà perdente quanto le meraviglie che pietrifica con il suo agire sconsiderato. Questo, il messaggio che Vito lancia con i colori caldi del mediterraneo, con il blu del mare, il giallo del sole, dei girasoli e l’azzurro del cielo, con le tele ad olio, gli acquerelli e la linea guttusiana. Ma ovunque, tra le fulgide pennellate della vita, si scorge l’abbandono di un vecchio silenzioso i cui occhi spenti dalla vecchiaia muoiono sul prezzo della modernità. Il cerchio si stringe e non ha fine, la ruota del carro avanza sulla mulattiera, ma i pali si ergono sui campi in fiore e la spazzatura galleggia fra le onde del mediterraneo.Vito Stabile non è solo uomo del sud che osserva e riflette sulla sua terra ed i suoi colori; il suo è un impegno preso con se stesso e la propria coscienza. E questo impegno è riuscito ad infonderlo nella sua Sicilia, dove è conosciuto ed apprezzato anche grazie alle numerose mostre ed ai riconoscimenti raccolti nella sua carriera artistica.